Critiche e previsioni

RASSEGNA STAMPA

2024

Strelitzius su “Die Fledermaus”, 30 aprile 2024:

“Prima brillante: […] Il pubblico della prima al Landestheater Neustrelitz ha ricevuto in serata minuti di standing ovation e applausi per la produzione di Max Hoehn della famosa operetta di Johann Strauss “Die Fledermaus”. […] Il pubblico ha celebrato in egual misura i solisti, il coro dell’opera e la compagnia di danza tedesca.”

Nordkurier su “Die Fledermaus”, 31 marzo 2024:

“A Neustrelitz è sorta una nuova stella dell’operetta. Cantanti, musicisti e ballerini hanno dato libero sfogo alla loro gioia di suonare alla prima dell’operetta “Die Fledermaus”. […] Così tanti applausi sono rari. Dopo l’ouverture dell’operetta “Die Fledermaus” sabato sera al Landestheater Neustrelitz, il pubblico in sala tutto esaurito era entusiasta. Quasi dopo ogni area, dopo ogni duetto e ballo c’è stato un applauso, che l’ensemble ha davvero meritato. […] …è stata sviluppata una versione moderna e vivace del pezzo che rinuncia a costumi lussuosi ed eccessivi. Il ritmo e l’umorismo portano avanti la trama. […] Ci sono sempre degli intermezzi divertenti sul palco: ad esempio, quando i ballerini della compagnia di danza tedesca festeggiano i postumi della sbornia con una coreografia divertente dopo la sontuosa festa mattutina all’Orlofsky.”

2022

Neue Westfälische su “Mondo Paradiso”, 9 luglio 2022:

“La plastica come status symbol. […] I quattro attori della Posterino Dance Company si sono misurati con una feroce critica sociale. […] Il movimento cambia da fluido e flessibile a spigoloso e asimmetrico. Riguarda la distruzione dell’ambiente, ma anche il suo rinnovamento. Sui limiti del corpo così come su quelli della vita. Gli attori, soprattutto il loro coreografo Gaetano Posterino, rinunciano consapevolmente a ogni segreto: dritto al cuore, il loro messaggio, la loro rivendicazione politica, va dritto. Danzando in modo vario, adattati al cambiamento della musica e alle sue armonie, in formazioni vivaci e scene descrittive raccontano artisticamente ciò che è divertente e stimolante. […] Tanti applausi e tanti “sipari” virtuali per una performance matura, un intervento emozionante.”

Neue Westfälische su “Love me if you can!”, 9 luglio 2022:

“I quattro ballerini impressionano con un’ampia gamma del loro vocabolario di danza, compresi elementi quasi acrobatici. Un ragazzo dalle cattive maniere non sa come impressionare la donna, ma invece fa punti con il pubblico divertito con slapstick. In duetti toccanti, formazioni frenetiche e assoli variegati, l’ensemble mostra i colori dell’amore, solo per dare al personaggio principale, attorno al quale tutto ruota, spazio per la scoperta di sé. […] Il festival della danza ha applaudito quasi euforicamente. È stato evidente quanti visitatori hanno apprezzato il piacere analogico che il festival della danza ha offerto anche nel 2022. Il team organizzativo ha ovviamente mostrato una buona mano nella selezione dei gruppi di prestazione”.

2019

Schwäbische Zeitung su “What if” e “Zwischen Himmel und Dir”, 13 ottobre 2019:

“Come brillanti fuochi d’artificio […] Un agile teatro danza incontra una coreografia moderna ed espressiva: poco più di una settimana dopo la prima a Monaco, “What if” e “Between Heaven and You” hanno debuttato nel municipio di Aalen nell’ambito dell’Aalen Cultural Settimana . Venerdì sera i sei ballerini della Posterino Dance Company hanno dato gli ultimi ritocchi alla loro esibizione di altissimo livello durante la prova pubblica. Le due opere d’avanguardia scritte dal maestro di danza e coreografo di fama mondiale Gaetano Posterino sono di per sé diversi mondi in movimento. […] Come su un nastro, Lui Nagase, Annalisa Piccolo, Clara Plausteiner, Bernardo Pereira Ribeiro, Davide Troiani e Gabriel Wanka mostrano la danza più impressionante, che passa all’acrobazia sportiva e prende in prestito anche dal teatro-danza classico. […] Ciò che conta sono le emozioni che suscitano, le immagini fortissime che vengono mostrate. Che le scene dovessero essere “ambientate” lo dimostrano gli applausi, inizialmente leggermente ritardati prima dell’intervallo e poi divenuti più massicci”.

Aalener Kulturjournal su “What if” e “Zwischen Himmel und Dir”, 13 ottobre 2019:

“[…] Una ricerca di movimento introspettivo riflesso nella danza, che cerca di trovare forme di espressione emozionanti nella dizione moderna per aprire nuovi spazi per la danza. Posterino trasmette la sua esperienza estetica attraverso una coreografia che attinge, tra le altre cose, ad approcci letterari, performativi e sociologici. […] Rinuncia a qualsiasi fondale. I suoi tre ballerini e ballerine recitano nello spazio vuoto di un palcoscenico nero. Avvolti in un cono di luce, catturato dai riflettori, seguono un filo coreografico appena riconoscibile. Molte cose sembrano spontanee e impulsive, rafforzate dalla musica fuori campo. Commenta con delicatezza i rispettivi eventi di danza sul palco, ma allo stesso tempo tende a interpretare i passi di danza. Un violoncello in stile 19° secolo può chiedere “Amour fou”, il “E se!” rendere omaggio. […] Mentre i ballerini si sfidano in un duello amoroso o atletico, si abbatte su di loro una tempesta sonora cacofonica dall’origine indefinibile. I ritmi hip-hop più pesanti occupano spazio e spingono gli attori a oltrepassare i propri confini. […] Ne risulta un quadro complessivo di dinamica ed espressione. Davvero notevole, meravigliosamente armonioso e piacevolmente artificiale.”

Schwäbische Post su “What if“e “Zwischen Himmel und Dir”, 13 ottobre 2019:

“[…] L’attuale nuova edizione della serie di danza di Aalen “imPuls” era questa volta sotto il decreto “What if / Between Heaven and You”. Anche la danza contemporanea, che ancora una volta rinuncia alle solite pose del balletto, ma si basa principalmente su sequenze di movimenti e figure di danza classiche, inclusi assolo e pas de deux. In un modo diverso, in parte insolito, ma non per questo meno attraente, in cui il coreografo monacense Gaetano Posterino punta su un accurato controllo del corpo e una perfetta espressività nei gesti e nelle espressioni facciali dei suoi sei ballerini. […] Il palco è nero scuro. Fari o semplicemente un fascio di luce segnano il luogo dell’evento, accompagnati da musica fuori campo. Sempre come commento all’evento di danza, sempre difficile e in un’interpretazione che sembra spiegare i passi di danza.”

Süddeutsche Zeitung su “Mondo Paradiso” e “Pink and Blue”, 29 aprile 2019:

“L’azienda fa parte della scena indipendente di Monaco dal 2015. Dal 2001 il coreografo Gaetano Posterino sviluppa costantemente il suo impavido stile di danza neoclassico, che mescola elementi contemporanei e teatrodanza, tra Palermo e Wiesbaden. Nel 2018 ha realizzato un cortometraggio ARD sulla differenza tra i sessi, che trasforma le scoperte scientifiche in danza. È ancora più sorprendente quanto poco didattico risulti il ​​suo nuovo mosaico di genere in HochX – eppure così amichevole che quasi dimentichi che, soprattutto, è l’impegno serio a tenere insieme i due brevi pezzi. La prima parte della serata si intitola “Mondo Paradiso” e tratta del degrado ambientale e della bellezza morente. Il medley di linguaggi di movimento di Posterino si rivela ideale per questo. […] Ci sono tutù di plastica, accessori provocanti e borse sopra le teste dei ballerini che tolgono il fiato a loro e al pubblico.”

tanznetz.de su “Mondo Paradiso” e “Pink and Blue”, 29 maggio 2019:

“L’uguaglianza di genere e l’inquinamento ambientale riguardano effettivamente tutti. Almeno così ha pensato Gaetano Posterino, esperto di teatro cittadino e ora coreografo freelance, che ha affrontato entrambi i temi politicamente esplosivi per la sua nuova serata di danza in due parti. Ma i confini di genere e il cambiamento climatico possono davvero essere ignorati?”

Abendzeitung su “Mondo Paradiso” e “Pink and Blue”, 27 aprile 2019:

“L’apertura nell’intima atmosfera scenica dell’HochX è “Mondo Paradiso” di mezz’ora di Posterino: una coreografia impressionante su, con e in molti rifiuti di plastica. Dal 1995 l’italiano, di stanza a Monaco e Wiesbaden, impressiona con il suo lavoro per l’opera, il teatro danza, il cinema e l’opera. […] Con una differenza sorprendente rispetto ad altri gruppi della scena indipendente contemporanea: l’ensemble, che è liberamente composto da giovani ballerini e professionisti esperti, padroneggia anche – e lo fa straordinariamente bene – il vocabolario del balletto classico. […Nel quartetto i ballerini scivolano a terra. Mutandosi in una macchina a movimento perpetuo perfettamente coordinata che affascina con la sua gestione virtuosa delle restrizioni di movimento. …Posterino ha posizionato i suoi quattro ballerini nella stanza in modo estremamente intelligente anche dopo la pausa in “Pink and Blue”.

TZ su “Mondo Paradiso” e “Pink and Blue”, 25 aprile 2019:

“Mondo Paradiso ruota attorno al tema di grande attualità del cambiamento climatico. I suoi ballerini oscillano tra impotenza e azionismo, shock e indifferenza. Il secondo lavoro, Pink and Blue, è dedicato ai presunti o fluidi confini di genere. …” A Monaco di Baviera su “Mondo Paradiso” e “Pink and Blue”, n. 8 /2019: “Il pluripremiato coreografo Gaetano Posterino di Monaco si è dedicato ad argomenti esplosivi. Per la sua doppia produzione “Mondo Paradiso” e “Pink and Blue” lavora sui dibattiti contemporanei sulla distruzione ambientale e gli orrori del cambiamento climatico, ma anche sui fluidi confini di genere”.

Münchner Feuilleton su “Mondo Paradiso” e “Pink and Blue”, 24 aprile 2019:

“Due nuovi pezzi di Gaetano Posterino affrontano questioni attualmente in cima all’agenda: distruzione ambientale e confini di genere. […] La top dance e il neoclassico sono alla base dell’estetica della danza di Posterino. Osservando le prove diventa chiaro quanto gli piaccia usare le figure del pavimento. Nel suo “stile versatile” utilizza anche il vocabolario del movimento moderno, elementi contemporanei o mezzi di teatro danza. In “Rosa e Blu” ad es. Ad esempio, una tarantella viene fornita con quattro sedie. In questo pezzo lui e il suo quartetto giocano sulle possibilità di relazione tra i sessi. Con pathos, probabilmente. E con precisione. Proprio come in un duetto maschile al canto Fado, il piede sinistro accarezza la gamba destra dell’altro, Posterino lavora con grande precisione. E quando il coreografo, correggendosi, interviene nel passaggio in cui deve scivolare fuori dallo strappo e cadere, gli occhi difficilmente riescono a seguire come Posterino si dondola e si gira con velocità fulminea e precisa.”

2018

Mediateca ARD su “Chronos”, 15 dicembre 2018:

“Con il suo stile narrativo pacato, “Chronos” osa creare un’alternativa quasi anacronistica. Nei surreali paesaggi salati delle saline svizzere, la ballerina contemporanea Lia Fasoulaki danza un’inquietante interpretazione del tema della durata della vita e di come affrontarlo, basata su una coreografia del ballerino e coreografo di fama internazionale Gaetano Posterino. Con l’aiuto di pesanti attrezzature minerarie è stato creato il motivo allegorico di una prigioniera all’interno di una clessidra, che lotta appassionatamente contro il flusso del tempo, a volte minaccioso, a volte opprimente, dal quale alla fine non può sfuggire”.

Schwäbische su un “programma insolito”, 14 ottobre 2018:

“Tra l’abito in tulle e il bikini, i jeans e la maglietta, il costume da bagno e il miniabito rosso, c’era vita sul palco e ad ogni nuova scena c’era una sorpresa incredibile per gli occhi e le orecchie. […] Romanticismo, relax e un pizzico di erotismo erano all’ordine del giorno. Tra assoli frenetici e performance perfette delle tre coppie, non sono mancati anche gli applausi di scena, che nella prima parte erano mancati per puro stupore. A seguire un fragoroso applauso finale”.

Schwäbische Post su una “serata di balletto emozionante”, 13 ottobre 2018:

“Una coreografia accattivante e ricca di spunti che mescola la danza classica con la danza contemporanea e il teatro danza e che necessita di essere interpretata individualmente. Non tutti i giorni, sorprendente ed emozionante. […] Per tutto questo ci sono sempre gli applausi del pubblico chiaramente impressionato. Possiamo aspettarci un altro festival “Impuls” l’anno prossimo”.

Theaterzeitung su “Four Choreography Moods”, maggio 2018:

“L’ex ballerina di Stoccarda Chantal Julie Fink e Clemens Fröhlich dell’Het Nationale Ballet ballano quattro duetti durante il programma, ad esempio da “Romeo e Giulietta” e “La bella addormentata”. Coreografato per la macchina da presa da Gaetano Posterino, il balletto racconta i rapporti sessuali tra i sessi. E prende una posizione contraria alla scienza: nessuno dei duetti segna la differenza tra i sessi. Quindi le prove qui raccolte sugli uomini aggressivi e sulle donne sottomesse sono relegate nel regno del pregiudizio”.

Mediateca ARD sulla Posterino Dance Company a Eggenfelden, 26 febbraio 2018:

“Gaetano Posterino è coreografo, direttore di danza, maestro di ballo e direttore artistico della propria Posterino Dance Company, una vera fabbrica di talenti. E questi talenti hanno fatto la loro prima grande apparizione nel fine settimana a Eggenfelden.”

Passauer Neue Presse su “Through Pina’s Eyes” e “Love me if you can! “, 26 febbraio 2018:

“[…] Posterino suona nel suo linguaggio di movimento contemporaneo molto personale e in modo associativo-collagato con motivi […] Questo è combinato con i suoni dei ballerini, con testo, canto ed elementi teatrali come un ballerino che si attacca al pavimento come un insetto sul pigliamosche. Invece che dalla musica, di solito è accompagnato da suoni: affanno, battito cardiaco, passi sulla ghiaia, schegge di vetro. […] Agli allegri vecchietti [..]. Ha luogo il rituale d’amore del corteggiamento, della vicinanza e della distanza, dell’appagamento e della delusione – in termini di danza tra neoclassico e disco, Corinne Cilia e Aya Sone in particolare sono forti. […] saluti alla première.”

Münchner Merkur su “Breathing Spaces”, febbraio 2018:

“[…] per otto ragazze (si può trovare su YouTube) si sviluppa su un flusso sonoro orientale dolcemente percussivo in un continuum quasi meditativo di morbidi movimenti neoclassici che respirano quasi meditativamente nella stanza, in cui elementi della danza classica indiana sono intrecciati in modo molto discreto .”

Tanznetz su “Breathing Spaces”, 22 gennaio 2018:

“Otto studenti hanno ballato il moderno “Breathing Spaces” di Gaetano Posterino, spesso coreografo per il BMICA. Hanno riempito lo spazio di energia con la loro qualità di movimento e la loro sensibilità per lo spazio”.

2017

Tanznetz su “Through Pina’s Eyes” e “Love me if you can!”, 23 marzo 2017:

“La serietà con cui gli attori/ballerini hanno preso parte ha convinto Günter Pick quella sera. […] Gaetano Posterino, ballerino davvero straordinario con una carriera da solista in numerose compagnie internazionali, dal 2001 ha intrapreso un percorso coreografico che lo ha già portato in teatri come il Wiesbaden Ballet, l’Augsburg Ballet e la Semperoper. Dresda ha. Qualche tempo fa ha deciso di fondare un gruppo indipendente con otto importanti ballerini. La prima di un programma simile, che ho visto a Monaco all’HochX, è avvenuta poco tempo prima a Wiesbaden, dove probabilmente ogni bambino conosce Gaetano, e chiunque lo abbia visto sul palco deve sforzarsi di dimenticarlo di nuovo. […] La danza è rilassata e non c’è bisogno di cercare le difficoltà codificate degli incontri umani. Nascono naturalmente dal momento. […] Ora rimane a riposo nella dissolvenza senza cambiare volto. Questo è il momento più bello della serata e ci vuole un attimo per emergere da questo mondo irreale che lei ha creato qui e poi applaudire”.

Münchner Merkur su “Through Pina’s Eyes” e “Love me if you can!”, 17 marzo 2017:

“Si è stabilito a Monaco solo nel 2015, ma come coreografo Posterino è tutt’altro che un giovane talento. … Posterino e i suoi tre ballerini – in particolare le due donne – si muovono in uno stile neoclassico altamente professionale, ondulato, passando costantemente a figure sul pavimento morbide e gommose. Uno stile familiare all’ensemble di danza del Gärtnerplatztheater.”

2015

Neuer Merker sul gala invernale con “Novilunio – From Dark to Light”, 13 dicembre 2015:

“Gaetano Posterino ha creato una bellissima coreografia per Alen Bottaini, Katherina Markowskaja (STB) e 4 studenti della BMICA.”

2014

Opera World su “Švanda Dudák”, 2 novembre 2014:

“Una menzione speciale merita anche il coreografo Gaetano Posterino, che ha accompagnato quasi metà dell’opera con musiche ballabili e ha animato brillantemente l’intera produzione con danze costanti, nelle quali ha saputo includere anche l’eccellente coro del Teatro Massimo in un’atmosfera davvero energica. sembrava davvero divertirsi.”

L’ape musicale su “Švanda dudák”, 19 ottobre 2014:

“Le magiche luci di Fabio Antoci e le scatenate coreografie di Gaetano Posterino hanno contribuito alla perfetta riuscita dell’idea, che è della massima importanza in un’opera composta per due terzi da danze popolari boeme: ipnotici Odzemek, vorticose Furiantes, maestose polacche , polke inquietanti e valzer onnipresenti.

Opera Click su “Švanda dudák”, 19 ottobre 2014:

“…ed è costantemente allietato dalle coreografie di Gaetano Posterino, che alludono all’operetta “Orphée aux enfers” di Offenbach e al suo famoso cancan negli inferi. Bravo al Corpo di Ballo del Teatro Massimo…”.

GBOpera su “Švanda dudák”, 19 ottobre 2014:

“Magnifiche scene coreografiche di Gaetano Posterino.”

2012

Dresdner Neueste Nachrichten su “Schwanda, der Dudelsackpfeifer”, 26 marzo 2012:

“La fantasia di Köhler di grandi immagini nel palazzo di ghiaccio o all’inferno… è coreograficamente raffinata o, se necessario, spinta alla pura esuberanza da Gaetano Posterino e da un gruppo di dodici ballerini di ottimo umore.”

2011

Fränkischen Nachrichten su “From Dark to Light”, 23 luglio 2011:

“La première “Dall’oscurità alla luce” è firmata dal pluripremiato coreografo Gaetano Posterino; Il pezzo è ispirato al potere delle fasi lunari ed è stato ottimamente interpretato con il Concerto per violino di Bach di Ako Nakanome e Dmitry Sludyanin.”

Reutlinger Generalanzeiger su “Einfach so”, 31 ottobre 2011:

“La loro interazione era piuttosto combattiva, le espressioni facciali, gli scoppi di risate e scene come gli schiaffi in faccia, che portano alle molestie e alla riconciliazione semi-violenta, sottolineavano il carattere narrativo del pezzo. Applausi entusiastici hanno premiato tutti gli ensemble”.

Schwäbisches Tagblatt su “Einfach so”, 8 febbraio 2011:

“Ancora più colorata è stata la produzione di Reutlingen “Einfach so”, presentata in anteprima in questa occasione. Il pezzo del coreografo italiano Gaetano Posterino con l’attrice Galina Freund e il membro del consiglio di amministrazione di Tonne Thomas Lambeck ha mostrato il dialogo possibile e impossibile tra danza, linguaggio e musica.”

2010

LangeKunstNacht su “Pulcinella”, 19 giugno 2010:

“Una coreografia di Gaetano Posterino racconta la rivalità di Pulcinella con l’amico Fugo. Entrambi corteggiano Pimpinella: uno affascinante e seducente, l’altro esigente e macho. Gaetano Posterino riprende in pantomima l’esagerazione tipica della Commedia dell’arte con molto battito cardiaco gestuale e gioco muscolare. L’italiano aggiunge un’altra cosa al finale armonioso di Stravinskij: in una tarantella calabrese, lascia che la storia finisca in modo esuberante, da meridionale.

Dance for you Magazine sulla “Strawinsky Trilogie”, marzo/aprile 2010:

“Il direttore del balletto Robert Conn ha affidato la pianificazione dell’intera serata nelle mani dell’italiano Gaetano Posterino – conosciuto dai suoi tempi a Wiesbaden, dove ha lanciato una serie di “Danza contemporanea” nel 2005/2006. […] In Stravinsky, Posterino deve aver colto i fuochi d’artificio ritmici che sono inerenti alla sua musica […] alla fine convinse Gaetano Posterino sia in termini di stile che in termini di interpretazione del contenuto con, tra tutte, l’opera più delicata : Les Noces.”

KULTURpur sulla “Strawinsky Trilogie”, febbraio 2010:

“Formata dall’affascinante poliedricità di un unico compositore, Igor Stravinsky (1882-1971), questa serata di balletto da camera presenta Pulcinella, La storia del soldato e Les Noces. Per Gaetano Posterino, l’attrattiva e la sfida speciale non stanno solo nell’illustrare ciascuna di queste emozionanti opere con un concetto coreografico coerente. Utilizzando consapevolmente l’intero spettro della danza di scena odierna a sua disposizione e utilizzando tre firme coreografiche molto diverse, la trilogia della danza sembra quasi come se fosse stata creata da tre coreografi. L’accompagnamento di due brani di musicisti dell’Orchestra Filarmonica sotto la direzione dell’Adi Bar aggiunge un tocco speciale.”

Augsburger Allgemeine sulla “Strawinsky Trilogie”, 7 febbraio 2010:

“La nuova serata di balletto al Teatro di Augusta dimostra unità, poiché in programma sono tre brani di un unico compositore, messi in scena dallo stesso coreografo: Gaetano Posterino coreografa Igor Stravinsky. Ma l’unità si dissolve nella più grande diversità possibile di stili musicali e di danza. Alla prima della “Trilogia Stravinsky” nella commedia di Augusta, il pubblico ha visto ballare i migliori su suoni armoniosi barocchi e ballare moderni su disarmonie aritmiche. Una serata di balletto straordinariamente varia, insolita, ma non facile, che il pubblico ha comunque accolto con entusiasmo.”

Augsburger Allgemeine sulla “Strawinsky Trilogie”, 5 febbraio 2010:

“Il viaggio di Posterino andrà in tutte le direzioni, perché vuole sfruttare i 360 gradi che stasera la sua bussola gli fornisce. Spazia dalla danza delle punte neoclassica al linguaggio figurativo molto moderno con elementi di jazz e hip-hop. […] Le tre storie verranno raccontate questa sera non solo con musica e danza, ma anche con parole e immagini. Con le proiezioni video, Posterino vuole dare all’azione un altro livello e abbattere le tipiche percezioni dell’immagine”. Augsburger Allgemeine su “Rhapsody in Blue”, 24 gennaio 2010: “Anche il programma in cui il cantante Verdi ha cantato arie e il balletto ha eseguito la Rapsodia in blu ha ricevuto scroscianti applausi. Non c’è quindi da meravigliarsi se abbiamo incontrato la regista più che soddisfatta Juliane Votteler a tarda ora o presto.”

2009

Augsburger Allgemeine su “Das Land des Lächelns”, 28 giugno 2009:

“Il balletto contribuisce molto a questa serata. Gaetano Posterino (coreografia) ha ideato un movimento romantico, spesso avvolgente e stilizzato, che fa quasi una virtù dell’obbligo di proteggere i ballerini da incidenti su un palco bagnato.”

Donaukurier su “Das Land des Lächelns”, 28 giugno 2009:

“…la nuova produzione ha sicuramente molto successo, se si guarda alla messa in scena del controtenore Axel Köhler, che dirige i personaggi con sensibilità, alla coreografia di Gaetano Posterino per l’imponente ensemble di balletto di Augusta e, soprattutto, al opulente scenografie di Frank Philipp Schlößmann.”

Augsburger Allgemeine, supplemento del giornale teatrale su “Das Land des Lächelns”, 12 giugno 2009:

“Axel Köhler è entusiasta dell’ensemble di Augusta e gli piace particolarmente lavorare in questa produzione con cantanti d’opera, attori e ballerini dell’ensemble di balletto – è in stretto coordinamento con il coreografo Gaetano Posterino e il direttore d’orchestra Kevin John Edusei è particolarmente importante”.

2008

Augsburger Allgemeine su “Vice Versa”, 19 dicembre 2008:

“Gaetano Posterino completa l’arco emotivo danzato della trilogia “Distillazioni” con “Vice Versa”, uno straordinario collage di danza e musica in cui epoche diverse sono citate in entrambe le forme espressive. Tre solisti si distinguono dall’esecuzione d’insieme di questo pezzo arricchito con elementi classici nella danza espressiva.”

Augsburger Allgemeine su “Vice Versa”, 15 dicembre 2008:

“[…]Gaetano Posterino, che da diversi anni organizza progetti di danza di successo a Wiesbaden e Reutlingen dopo vari impegni in rinomate compagnie di balletto europee […] e “Vice Versa” di Posterino, che combina i suoi frammenti di danza con un collage di musica vecchia e nuova sottolineata. Nei pezzi di 25 minuti esplorano espressamente il contatto interpersonale in un mondo digitalizzato e in parte tecnologico”.

Südwest-Presse su “Weil ich Dich brauche”, 23 novembre 2008:

“Una chicca artistica speciale ha offerto l’esibizione del coreografo Gaetano Posterino, che ha concluso la conferenza con la sua breve ma intensa esibizione di danza e anche con l’esecuzione della piccola orchestra con un forte grido di “Stop!”.”

Ufficio culturale della capitale Wiesbaden su “Just at home”, 19/20 settembre 2008:

“A casa! Questo è il luogo dove tutto inizia e dove tutto finisce. Muri caldi, muri freddi contengono una dimensione parallela dove inizia il desiderio dell’altro da sé.” Ufficio culturale della capitale dello stato di Wiesbaden su “A Stranger Everywhere”, 19/20 settembre 2008: “Tre forze creative provenienti da ambiti diversi (musica, danza, film) e l’intenzione di creare un’allegoria su selezionati problemi dell’identità umana all’inizio del 21° secolo. Alienazione, isolamento, fede, amore, speranza”.

Ufficio culturale della capitale Wiesbaden su “Weil ich Dich brauche”, 19/20 settembre 2008:

“Perché ho bisogno di te’ riflette la tensione tra due persone che sono reciprocamente dipendenti. Si tratta davvero solo del rapporto madre-figlio suggerito dal testo provocatorio di Werner Schwab? L’intensa rete di relazioni fatta di movimenti, incontri e dialoghi danzati permette alle associazioni di spaziare molto più in là.”

2006

Gießener Allgemeine su “Gina geht aus…”, 6 giugno 2006:

“Una coreografia di gruppo di Gaetano Posterino del Wiesbaden State Theatre dà un’idea di come appare il balletto classico ininterrotto con successi del blues e della musica soul.”

Gießener Anzeiger su “Just at home”, 6 giugno 2006:

“Il capolavoro della serata è arrivato dal ballerino e coreografo Gaetano Posterino di Wiesbaden. In primo luogo, in “Just at home” sulla musica contrappuntistica di Johann Sebastian Bach, ha brillantemente dimostrato le sue sequenze di movimenti davanti a una cornice. Quindi sulla superficie dell’inquadratura sono apparse le proiezioni della ballerina e di un appartamento. Il movimento della performance dal vivo e la proiezione sono stati prima eseguiti in parallelo, poi sfalsati nel tempo, specchiati e diretti l’uno contro l’altro. La figura in scena è entrata nell’immagine e alla fine ne è uscita di nuovo, con l’effetto di una sorpresa. La performance ben ponderata e armoniosa ha ricevuto molti applausi e complimenti. Sequenze di movimento”.

Theaterkompass sulla prima di “Gina geht aus…” all’Hessisches Staatstheater Wiesbaden, 22 aprile 2006:

“[…] segue poi la prima coreografia di Posterino Gina esce, alla quale prendono parte 14 colleghi ballerini del balletto. Amore, lussuria, odio e passione. […] In una danza dinamica al ritmo della musica soul degli anni Sessanta, i ballerini possono essere vissuti da vicino e individualmente. Forse non sarà facile per il pubblico restare seduto…”

Frankfurter Rundschau su “Time Lock” e “Just at home” all Teatro di Stato dell’Assia Wiesbaden, 10 gennaio 2006:

“Time Lock è annunciato sulla homepage del Teatro di Stato come un balletto di storie (su musica di Johann Sebastian Bach). Dovrebbe parlare di Hemera, dea del giorno, e di sua sorella gelosa Aether, dea della notte, della loro lotta per il potere e di una scommessa sbagliata a causa della quale molte persone devono morire. Ma se non sapessi tutto questo, Time Lock funzionerebbe bene come gioco astratto con sequenze di movimenti prevalentemente neoclassiche che solo occasionalmente ricevono aggiunte simboliche. […] Proprio a casa è come un soliloquio – non solo quando video posterino e live posterino entrano in dialogo – sembra avvenire uno scambio di opinioni malinconico e ripiegato su se stesso. […] Eppure, grazie a questa serata di Gaetano Posterino, a Wiesbaden è successo qualcosa di incredibile: qualcosa che si può definire “danza contemporanea” è nato entro i confini della città.”

Theaterkompass su “Just at home”, 7 gennaio 2006:

“In “Just at home” Posterino affronta la ricerca dell’altro da sé in una danza solista. A casa! Questo è il luogo dove tutto inizia e dove tutto finisce. Pareti calde e pareti fredde contengono una dimensione parallela. Un video e proiezioni costituiscono la scenografia. Gaetano Posterino […] è stato ballerino solista presso il Balletto del Teatro di Stato dell’Assia dal 2001 al 2004 e da allora ha continuato a lavorare con loro come ballerino ospite. Il pubblico di Wiesbaden lo conosce come un solista flessibile, acrobatico e carismatico…”

2005

Schwäbisches Tagblatt su “Time Lock”, 18 ottobre 2005:

“Time Lock” di Gaetano Posterino attinge al vocabolario della danza classica e moderna. Il coreografo e solista dell’Hessisches Staatstheater Wiesbaden vuole raccontare la storia mitologica della sanguinosa battaglia tra la dea del giorno e la dea della notte. Due ballerini e Posterino si muovono sulla pista, distaccati dal mondo, distanti, ma non combattivi”.

Reutlinger Nachrichten su “Time Lock”, 17 ottobre 2005:

“Posterino balla la sua seconda produzione, più ballettica, con due colleghi. […] la lotta si svolge con passi molto aggraziati ed è vestita di una musica estremamente armoniosa, perché viene da Bach. Puoi vedere bellissime immagini di danza con movimenti fluidi che ti fanno smettere di pensare, perché la tua coscienza è evaporata da tempo in altre sfere.

Reutlinger Generalanzeiger su “Time Lock”, 17 ottobre 2005:

“La loro lotta per il dominio è pura espressione danzata. Influenzato dal balletto classico, prevalgono chiarezza ed eleganza, il flusso del movimento non si interrompe mai. Anche qui Bach stabilisce la direzione musicale. Il coreografo Gaetano Posterino e i suoi due colleghi ballerini hanno creato un pezzo di grande arte fantasioso e stilisticamente coerente.

Dance Europe su “Time Lock”, luglio 2005:

“Il primo in programma era il duetto neoclassico Time Lock, coreografato da Gaetano Posterino per due solisti […] dello Staatstheater Wiesbaden. Se ci fosse stato un premio per l’artista del festival dell’anno, questi due se lo sarebbero portato a casa. La coreografia di Posterino concentra e incanala la sua maestria tecnica e la sua grazia muscolare in un’unità di potere speciale”.

Gießener Allgemeine su “Time Lock”, 17 maggio 2005:

“La performance ha impressionato con sequenze di movimenti completamente sincrone e armoniose.”

Reutlinger Nachrichten su “Just at home”, 17 ottobre 2005:

“In una sofisticata sequenza di movimenti, danza ancora e ancora dentro l’inquadratura – e di nuovo fuori, producendo sdoppiamenti speculari, paralleli, sincroni o addirittura parziali di se stesso […] Lotta con se stesso, comunica con se stesso , balla con te stesso: muovendosi.”

Reutlinger Generalanzeiger su “Just at home”, 17 ottobre 2005:

“La rappresentazione commovente di un moderno Sisifo, che cerca sostegno dove non ce n’è e tuttavia sfida la gravità per un breve periodo, convinto con l’arte della danza moderna da un’unica fonte.”

Wiesbadener Kurier su “Time Lock”, 27 agosto 2005:

“Per “Wiesbaden Dances” è stata ora creata la prima serata di balletto completa e sta vivendo la sua prima tedesca, per così dire: “Time Lock” nella prima metà, 35 minuti di musica classica con elementi moderni. Ballano i solisti del Teatro di Stato di Wiesbaden […] “I ballerini sono entusiasti”, dice felice Posterino. “A loro piace partecipare”. Il tema: Hemera, dea del giorno, e Aether, dea della notte, combattono per il dominio, altri dei vengono coinvolti e infuria una battaglia selvaggia finché i combattenti non raggiungono finalmente un accordo. […] A Giessen è stato presentato un estratto di sette minuti […]. La reazione, riferisce Posterino, è stata clamorosa non solo tra il pubblico. La rivista ‘Dance Europe’, una rivista specializzata riconosciuta di Londra e distribuita in tutto il mondo, ha elogiato molto lo spettacolo. Se fosse stato assegnato un premio per il teatro-danza innovativo, il critico sarebbe stato entusiasta del fatto che “Time Lock” di Posterino lo avrebbe meritato”.

Wiesbadener Kurier su “Just at home”, 27 agosto 2005:

“Seconda serata, da 25 minuti e in solitario Gaetano Posterino con ‘Just at home’: si balla con progetti video. “Ho girato il film a casa”, dice il coreografo e ballerino, che non vuole rivelare troppo su cosa può aspettarsi il pubblico”.

Wiesbadener Kurier su Gaetano Posterino in “Irish Soul”, 27 agosto 2005:

“Il suo impegno a Wiesbaden è iniziato con il Leprachaun in ‘Irish Soul’. Nel 2001, Gaetano Posterino ha ballato il ruolo del folletto irlandese nella coreografia del direttore del Balletto di Stato Ben van Cauwenbergh con una verve, un’agilità e un’elasticità così straordinarie che sia la critica che il pubblico ne sono rimasti entusiasti”.

Gießener Anzeiger su “Time Lock” e Gaetano Posterino in “Oscar”, 17 maggio 2005:

“Il quarto cortometraggio è stato una Pax de Deux con solisti del Wiesbaden State Theatre, una coreografia sulla musica di Bach di Gaetano Posterino, che attualmente fa parte della compagnia di Giessen e ha lasciato un segno indelebile alla première di ‘Oscar’ giovedì .”

2003

Wiesbadener Kurier su “Operalectric”, 13 gennaio 2003:

“Si tratta più di andare oltre i percorsi consolidati e magari di rivolgersi a un pubblico diverso. Come ha dimostrato la risposta alla Wartburg, si è trattato di un completo successo. La sala è piena, l’atmosfera è fantastica. I ritagli di opera si mescolano agli assolo dei musicisti di cui il ballerino Gaetano Posterino incrocia: le sue figure espressive possono essere lette a volte come commenti ironici sul pathos del genere – come se la danza volesse raccoglierne frammenti, ad esempio in il caso della “Traviata” e raccoglierne sentimenti perduti”.

Wiesbadener Tagblatt su “Operalectric”, 12 gennaio 2003:

“Questa produzione ha stile, ritmo e spirito. La casa esaurita è impazzita.”

2002

Wiesbadener Kurier su “Stimmungen eines Fauns”, 23 maggio 2002:

“Gaetano Posterino, membro dallo scorso anno dell’ensemble di balletto di Wiesbaden, aveva sviluppato una propria coreografia per due delle sei opere rappresentate. […] Sul palco della Casetta, tutto ciò di cui Posterino aveva bisogno per uno spettacolo di danza suggestivo era un’unica valigia e un ricco compendio di movimenti filiformi – la prova che non è necessario scatenare una rivolta di Spartacus per il teatro-danza espressivo.”

Wiesbadener Tagblatt su “Stimmungen eines Fauns”, 23 maggio 2002:

“Qui […] Posterino ha dato espressione creativa al clima allegro ed elegiaco delle opere, accompagnato dal modo sensibile di suonare del clarinettista.”

Wiesbadener Tagblatt su Gaetano Posterino in “Irish Soul”, 2002:

“L’apparizione del Leprachaun, figura delle leggende irlandesi, porta un raggio di speranza in uno scenario dominato dalle emozioni, dal rumore del mare e dalla pioggia. Gaetano Posterino appare ancora e ancora, ballando questo diavoletto con un’agilità quasi incredibile, in modo bizzarro e con un po’ di maliziosa subdola.

2001

Frankfurter Neue Presse su Gaetano Posterino in “Irish Soul”, 2001:

“Dopo questa prima parte, caratterizzata dall’allestimento scenico romantico, che trae il suo slancio decisivo dalla brillante performance danzante di Gaetano Posterino, la serata acquista velocità ed estro dopo la pausa tra il pub e la vita di tutti i giorni.”

Neue Zürcher Zeitung su Gaetano Posterino in “Madgod 2.001”, 25 ottobre 2001:

“Il coreografo Pablo Ventura ha lasciato buona parte del lavoro creativo al programma ‘Life Forms’, che calcola e progetta sequenze di movimento che di solito sono umanamente possibili secondo determinate istruzioni. Ventura ha poi mescolato, combinato, invertito e rispecchiato questi movimenti sul computer, e i ballerini Trent Gray, Claire Holland, Arlette Kunz, Gaetano Posterino, Veronika Reithmeyer e Silvia Camarda li hanno provati fuori dallo schermo.